Le città di fondazione e i musei di Latina

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Le città di fondazione e i musei di Latina

Un itinerario dedicato agli amanti della storia moderna e contemporanea. Le città di Fondazione dell’Agro Pontino sono Latina, all’epoca Littoria, Pontinia, Sabaudia, Aprilia e Pomezia e Colleferro. Di queste città il nostro itinerario prevede le prime tre. Un architetto sarà “la guida” straordinaria per un approccio architettonico ed urbanistico a questo itinerario. Il Museo Piana delle Orme, dedicato alla seconda guerra mondiale, con tantissime testimonianze e reperti, nonché un mercatino permanente dove acquistare prodotti e cimeli, completa il programma e il Museo Giannini che custodisce la Fiat 1500 di Benito Mussolini.

1° giorno: LATINA
Latina (già Littoria) è stata la prima città dell’Agro Pontino bonificato, nata nell’incertezza di interpretare il ruolo di borgo rurale di servizio o di una città giardino.Inaugurata nel dicembre 1932, è diventata capoluogo di provincia nel 1934 e nel 1945, per decreto del governo Bonomi muta il proprio nome diventando Latina.

Come in un grande Lego razionalista nasce in pochi anni la città dai marmi bianchi, raccontata perfettamente dall’artista Duilio Cambellotti che dipinse in un trittico, conservato nella sala consiliare del Palazzo della Prefettura, tutte le fasi della fondazione, dalle mandrie di bufale che attraversavano gli acquitrini malsani, fino al brillare del marmo dei palazzi squadrati tipici dell’epoca.

Proprio a lui è intitolato uno dei Musei della città che ha sede nell’Edificio dell’Ex Opera Balilla, il Museo Civico Duilio Cambellotti affacciato sull’odierna Piazza San Marco. Questa sarà la nostra prima tappa. Il museo raccoglie le sculture, i disegni, le ceramiche, i libri, le medaglie fino ai manifesti e alle lettere che documentano il rapporto fra Duilio Cambellotti e il territorio pontino. Nucleo centrale del museo sono i cartoni originali e i bozzetti a tempera, matita e china che raccontano l’iter creativo della Redenzione dell’Agro del 1934, realizzato dall’artista per il Palazzo del Governo di Latina, l’odierna Prefettura in Piazza della Libertà.

La passeggiata continua attraverso le piazze ed i palazzi della citta’: Palazzo dell’Opera Nazionale Combattenti, la Piazza del Quadrato, il Palazzo Municipale, il Tribunale, il Palazzo del Governo, il Palazzo della Banca D’Italia in Piazza della Libertà con al centro la Fontana di Marmo a forma di fascio littorio e la Cattedrale di San Marco.

La caratteristica principale della citta’ è lo schema a raggiera della pianta urbanistica disegnata dall’architetto Oriolo Frezzotti. E’ qui che già negli anni 30 si parla di città moderna e si fa storia dell’urbanistica e storia dell’architettura. Oltre a Frezzotti altro personaggio di spicco fu l’architetto futurista Angiolo Mazzoni. Ridisegnò la stazione ferroviaria e realizzò l’Ufficio Postale che ancora oggi, seppur con alcune modifiche, mantiene il blocco originale ed è un piccolo capolavoro razionalista. Il Palazzo M, ora sede della guardia di finanza è un esempio del monumentalismo razionalista. Lo Stadio comunale con i sei alti pilastri per le bandiere anch’esso è opera sua.

Durante la visita della citta’, e’ immancabile la visita al MUG, Museo Giannini dove sono in mostra moltissimi oggetti della collezione dei proprietari appassionati di automobilismo storico e di strumenti e macchine elettriche, che hanno raccolto in questo spazio museale anche una preziosa serie di strumenti ottici con particolare attenzione per il vecchio cinema (obiettivi, macchine da proiezione, macchine fotografiche e manifesti di film del dopoguerra).

Uno degli oggetti di maggior interesse di questo museo è sicuramente l’automobile che Benito Mussolini acquistò dalla Fiat prima della seconda guerra mondiale e a bordo della quale girò spesso l’Agro Pontino in corso di bonifica. Si tratta di una FIAT 1500 cabriolet, esemplare unico realizzato dal grande stilista di carrozzerie automobilistiche Pinin Farina.

La giornata si conclude con la cena presso il ristorante IMPERO, dove l’atmosfera dell’epoca sembra essere intatta. In pieno centro città e sotto i portici della splendida Piazza della Libertà.

2° giorno : LATINA - PONTINIA - PIANA DELLE ORME - LATINA
Pontinia, la terza Città nuova dell’Agro Pontino, segue il rituale di fondazione: Benito Mussolini il 19 dicembre 1934, dopo aver pernottato presso il Palazzo del Governo a Littoria e visitato i grandi impianti di canalizzazione e di sollevamento delle acque a Mazzocchio, si reca in un vasto spiazzo quadrato per procedere alla posa della prima pietra.

Pontinia fu fondata il 19 dicembre 1934 e inaugurata il 18 dicembre 1935, nell'ambito della bonifica dell'Agro pontino. A memoria e documentazione della potenza della malaria nell'Agro prima della bonifica, vi è stato fondato nel 1990 un museo comunale intitolato "La malaria e la sua storia". Visita della Torre Acquedotto, opera dell’architetto Oriolo Frezzotti annessa al museo. Si potra’ salire in cima e cosi’ avere una panoramica del territorio e della sua conformazione. Si continua poi con la visita del Teatro Fellini, riconosciuto dalla Sovrintendenza delle Belle Arti e Paesaggio tra gli edifici teatrali di maggior pregio del Lazio. La struttura rappresenta una testimonianza rilevante essendo l’unica sala, nel nucleo delle città dell’agro pontino, ancora adibita all’uso per il quale era stata creata. L’edificio è opera dell’Architetto Oriolo Frezzotti, indiscusso protagonista dell’opera di urbanizzazione delle paludi bonificate.

Nel pomeriggio visita guidata del Museo di Piana delle Orme.

E’ tra i principali musei storici e demoetnoantropologici europei in relazione al numero e varietà dei reperti conservati, all’estensione espositiva e alla capacità di valorizzazione delle collezioni.

Dedicato al Novecento, il complesso museale, inserito in un vasto parco alberato, rappresenta un viaggio attraverso cinquant’anni di storia italiana. Oltre 60.000 metri quadri distribuiti in una serie di padiglioni tematici per narrare le tradizioni e la cultura della Civiltà Contadina, le grandi opere di Bonifica delle Paludi Pontine, le Battaglie della Seconda Guerra Mondiale, ma anche per mostrare i veicoli e i mezzi agli albori della grande industrializzazione e i giocattoli e i soldatini con i quali si divertivano i bambini di una volta.

L’impostazione scenografica del museo, l’imponenza delle collezioni, gli effetti speciali, la capacità di riprodurre esperienze olfattive, la sensazione di esplorare la storia in prima persona, rendono la visita a Piana delle Orme un’esperienza conoscitiva ed emozionale unica.

L’eterogeneità delle collezioni, inserite in ricostruzioni realistiche, porta il visitatore a rivivere, accompagnato da musiche, suoni e rumori, la Battaglia di El Alamein, lo Sbarco di Anzio, le Battaglie di Cassino o le tragiche vicende delle Deportazioni nei lager tedeschi. Aerei, carri armati, jeep, cannoni, mezzi navali e quanto apparteneva ai vari eserciti impegnati nei vari teatri di guerra, immergono in scenari drammatici in cui si trovano mezzi rarissimi o unici al mondo.

E poi ci sono le grandi produzioni cinematografiche che hanno attinto alle collezioni di Piana delle Orme per realizzare film pluripremiati come La vita è bella, Il paziente inglese, Malena o l’ultima serie di George Clooney Catch 22. Accarezzare il carro armato protagonista del film di Benigni si dice, tra l’altro, sia di buon auspicio!. Al termine della visita rientro in hotel per la cena. Pernottamento.

3° giorno: LATINA - POMEZIA - ROMA
Pomezia è il quinto comune dell’Agro Pontino edificato a conclusione della piu’ grande e complessa opera di bonifica, trasformazione territoriale e colonizzazione compiutasi tra le 2 guerre.

Interessante esempio urbanistico e paesaggistico di "città di fondazione" fascista, è un piccolo concentrato di archeologia, storia d'Italia e paesaggi da scoprire e offre diverse chicche da non perdere.

Il suo Centro Storico è un complesso architettonico progettato e realizzato tra il 1938 e il 1939 da un gruppo di architetti e ingegneri, nomi illustri del Razionalismo Italiano.

La costruzione della Città prese avvio con la realizzazione del “nucleo di rappresentanza”: la Casa Comunale, la Torre-Serbatoio, la Posta, la Chiesa, la Casa del Fascio e la Scuola. Il Centro Storico venne realizzato in 18 mesi, durante i quali furono edificate anche le strutture appartenenti al secondo gruppo: costruzioni, abitazioni e servizi.

Proprio in virtù della sua nascita ex novo, il luogo dal quale partire per un tour di Pomezia non può che essere l'Archivio Storico Comunale - Centro di Documentazione e di Promozione del Territorio, la cui sede è uno degli edifici appartenenti al "Nucleo Edilizio di Fondazione".

Per apprezzare appieno anche la storia più antica di Pomezia e dintorni, occorre fare tappa al Museo Archeologico Lavinium. Istituito nel 2005, il museo espone reperti e apparati illustrativi multimediali che evidenziano soprattutto la sacralità dell'area in epoca antica, sulla quale sorgevano i grandi santuari di Minerva e delle Tredici Are, quest'ultimo connesso all'Heroon di Enea.

Tante le possibilità su cosa vedere nei dintorni di Pomezia, tra archeologia e natura.

L'itinerario naturalistico include diverse tappe e habitat caratteristici dell'Agro ( Le Dune del Pigneto-Campo Ascolano e del Tumuleto della Palazzina si estendono per circa 50 ettari).

Intorno al territorio di Pomezia sono inoltre presenti 4 Geositi del Lazio: "Argille Plioceniche nella cava di Pratica di Mare", "Sabbie e Argille Plio-pleistoceniche nella cava Tacconi", "Colata piroclastica del Rio Torto" e "Duna antica a Campo Iemini". La cava è unica nel suo genere, in virtù della presenza di un cospicuo giacimento fossilifero.

Altri itinerari naturalistici riguardano la Sughera Monumentale del Giardino Comunale Petrucci, il Bosco della Sughereta e la Foce del Fosso dell’Orfeo con i Casali di Bonifica.

L'itinerario storico-archeologico abbraccia invece i siti di Tor Maggiore, il Cimitero Militare Tedesco, il Borgo di Pratica di Mare, Torvaianica e il Santuario Sol Indiges

4° giorno: ROMA - QUARTIERE EUR
Il quartiere che ancora oggi tutti conoscono con la sigla Eur, acronimo di Esposizione universale di Roma. Nato dal desiderio del regime fascista di glorificare le idee imperialiste, sarebbe stato ultimato soltanto a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Questo quartiere alle porte di Roma nasce da un progetto di epoca fascista: nel 1935 Mussolini manifestò infatti la volontà di creare uno spazio monumentale a cielo aperto, che potesse accogliere in maniera adeguata l’Esposizione Universale prevista a Roma per il 1942. Il nome originario, proprio per tal ragione, era E42, poi sostituito dall’attuale acronimo che sta per “Esposizione Universale Roma”.

Purtroppo, l’inizio della guerra non permise lo svolgimento del tanto atteso evento. Ciò nonostante il quartiere si sviluppò anno dopo anno, fino a diventare oggi la “City di
Roma”.

Le costruzioni piu’ rappresentative del quartiere Eur, tipiche manifestazioni dell’architettura fascista, sono: il Palazzo della Civiltà del Lavoro e il Palazzo dei Congressi.

Il primo è anche detto Colosseo Quadrato, in quanto i suoi ordini di archi sovrapposti ricordano concettualmente proprio l’Anfiteatro Flavio (Colosseo). Fu costruito su progetto di Guerrini, La Padula e Romano, e si presenta come un blocco squadrato ed imponente, quasi un’architettura metafisica.

L’iscrizione che porta in alto, elogia gli italiani: "popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigrator"

Molto suggestiva l’illuminazione del Palazzo alla sera, che crea un’illusione di bidimensionalità.

Il Palazzo dei Congressi, sintesi efficace tra il gusto monumentale neo-classico e la raffinata avanguardia razionalista di inizio secolo è invece opera di Adalberto Libera. Oltre al valore architettonico dell’edificio, valgono la visita anche i decori interni, opera di Achille Funi e di Gino Severini. Grazie alla sua posizione strategica e ai suoi spazi ampi e versatili, si distingue come luogo ideale per ogni tipo di evento.

Fra le opere più recenti, si ricorda invece l’obelisco Novecento di Arnaldo Pomodoro. Il monumento, dedicato alla storia del novecento, accoglie chi entra a Roma percorrendo la via Cristoforo Colombo. La scultura bronzea, alta più di venti metri, si ispira alle rappresentazioni della torre di babele.

Al termine della visita ci spostiamo in un’altra zona di Roma, la GARBATELLA un quartiere di Roma nato intorno al 1918 sotto Re Vittorio Emanuele come borgata, a lungo sconosciuta e sottovalutata, oggi la Garbatella e’ uno dei quartieri più di tendenza, più a misura d’uomo e più ambìti: il riscatto di una zona ancora autenticamente popolare e dalle mille sorprese.

Grazie all’amenità dei suoi scorci e la sua essenza di “quartiere paese”, il particolare mix che la contraddistingue con un aspetto popolare-rurale unito ad influenze architettoniche differenti, tra cui il barocchetto romano e il razionalismo-futurismo, è divenuta oggi una delle zone di Roma più singolari e affascinanti.

IL PROGRAMMA PREVEDE:
- 3 notti di soggiorno in hotel categoria 4 stelle a Latina centro
- Trattamento di mezza pensione
- Visite guidate come da programma
- Architetto per la visita di tutte le citta’
- Tutti gli ingressi
- Assistente locale per tutta la durata del tour

 

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