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Anche la città di Latina ha la sua leggenda.
Si racconta che a Latina il 17 dicembre 1932, il giorno prima dell’inaugurazione della città, diluviava.
La piazza non era ancora terminata. Era ancora una palude di fango e doveva essere lastricata e dotata di fontana entro il giorno successivo. Solo un miracolo avrebbe potuto aiutare gli operai a completare il lavoro in tempo record.
Per aiutare gli operai furono utilizzati una serie di grossi autocarri: gli stessi usati per rompere la terra e arare i campi dei poderi. Purtroppo il primo di questi, facendo retromarcia, s’impantanò nel fango è inizio ad affondare come nelle sabbie mobili. Dapprima si cercò di salvare il mezzo, poi per non perdere tempo, lo si lasciò inghiottire dalla voragine sottostante. L’autista fortunatamente riuscì a mettersi in salvo ma non il suo amato gattino, che portava sempre con sé. Sparì nel fango insieme al camion e al suo carico. La piazza fu pronta per il giorno dopo.
Ancora oggi, si dice che nei giorni di pioggia, passando accanto alla fontana, tendendo l’orecchio si può sentire il miagolio disperato del gatto che si sacrificò per riuscire a terminare in tempo il lastricato e la fontana.
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