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Priverno, un tuffo nel Medioevo
Priverno è un piccolo borgo medievale arroccato sui Monti Lepini.
Le origini di Priverno si perdono nei tempi. Privernum, importante città volsca, dopo numerose guerre si arrende a Roma intorno al 325 a.C. e diviene sua colonia. Decade alla disgregazione dell'impero romano e viene distrutta dai Saraceni nel IX secolo. Si sposta dalla pianura sul colle per difendersi più facilmente. Risorge a partire dal X secolo. Intorno al 730 passa alle dipendenze del Papa fino al 1217. Nei secoli successivi, pur appartenendo allo Stato Pontificio, Priverno rimane sempre autonoma e non viene mai sottomessa al sistema feudale.
Priverno è uno straordinario scrigno culturale e naturale.
Da lontano si rivela con il nucleo storico medievale disposto a corona intorno al Colle Rosso sui Monti Lepini, al di sopra della valle dell’Amaseno. Il centro storico, tagliato in due dalla via Consolare, si rivela una piacevole sorpresa con un tripudio di chiese, scale, vicoli pittoreschi in pendenza, palazzi medievali e piazze nascoste. Nella piazza centrale una scalinata porta alla Cattedrale di S. Maria Annunziata dove si conserva il teschio di San Tommaso d’Aquino, morto nell’Abbazia di Fossanova. Diversi gli edifici religiosi da visitare: la Chiesa di San Nicola di incerta origine gotica, la Chiesa del Suffragio che custodisce all’interno affreschi del pittore romano Giuseppe Camponeschi, la Chiesa di S. Antonio Abate in stile gotico–cistercense, l’antica Chiesa di S. Benedetto con affreschi duecenteschi, l’ex complesso monastico di Santa Chiara e l’ex Palazzo Vescovile, dove oggi si trova il Museo Archeologico che ripercorre le tappe della vita dell’antica Privernum. Ma l’edificio religioso più imponente si trova nel borgo di Fossanova: è l’Abbazia di Fossanova, il primo complesso monastico cistercense in Italia. È qui che San Tommaso d’Aquino è passato a miglior vita.
Priverno è un viaggio nel passato.
La città vi conduce per mano in un viaggio tra antichità e Medioevo. Poco fuori dal centro abitato, a Mezzagosta, nel cuore della Valle dell’Amaseno, potete ammirare i resti antichi dell’Area Archeologica di Privernum. Entrate e lasciatevi trasportare nel passato da questo museo a cielo aperto. Sempre poco lontano dal centro, nel borgo di Fossanova, dovete assolutamente visitare il Museo del Medioevo che ripropone momenti di vita medievale nella cornice duecentesca della foresteria dell’Abbazia di Fossanova. Partecipate alla Festa Medievale. È l’evento che si tiene ogni anno ad agosto nello splendido borgo di Fossanova. Una spassosa occasione per rivivere le atmosfere del Medioevo. Tre giorni tra cavalieri e dame, saltimbanchi e giocolieri, arcieri e mangiafuoco. C’è da divertirsi ma anche da assaporare le prelibate bontà che raccontano lo stretto legame con il territorio: i chiacchietegli (presidio Slow Food), la falia (Arca del Gusto Slow Food), il carciofo romanesco del Lazio IGP, la mozzarella di bufala campana DOP e la ricotta di bufala campana DOP, l’olio extra vergine di oliva delle Colline Pontine DOP, le olive di Gaeta DOP e il kiwi Latina IGP.
Priverno è cammini e natura.
I vicini Monti Lepini con boschi di castagno, faggi, lecci, querce vi offrono esperienze stimolanti se amate lo sport e la natura. Tanti i sentieri da percorrere a piedi e in bicicletta. La Via Francigena del Sud e il Cammino della regina Camilla sono due percorsi che attraversano anche Priverno. Cammini lenti e rilassanti in mezzo verde alla scoperta di cultura, ambiente e tradizioni. Priverno ha anche un vero Monumento Naturale. Davvero, con tanto di decreto firmato dal presidente della Regione Lazio. È il Bosco del Castello di San Martino. Un’oasi verde preziosissima di 24 ettari con alberi mediterranei e una ricca fauna. Il luogo perfetto dove potete camminare e rilassarvi tra gli uccelli che cinguettano.
Priverno è la l’incanto di un borgo del passato.
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