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I rifugi antiaereo
Nelle profonde viscere della terra, a Colleferro, potete scoprire una storia avvincente che risale a molto tempo fa e che si intreccia con gli eventi tumultuosi della Seconda Guerra Mondiale: quella dei rifugi antiaereo.
Le radici di questi rifugi affondano nelle antiche cave, originariamente scavate per estrarre la preziosa pozzolana utilizzata per costruire le prime abitazioni degli operai delle fabbriche. Da queste cave, si è sviluppato un reticolo sotterraneo che si estende per 6 chilometri, con ben 15 accessi diversi disseminati per la cittadina.
Ma la vera storia inizia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando queste gallerie vengono trasformate in un rifugio sicuro per ospitare e proteggere la popolazione civile e gli operai.
In quegli anni Colleferro è nel mirino dei bombardamenti Alleati a causa delle sue importanti fabbriche di armamenti, e questi rifugi sotterranei diventano un baluardo di sicurezza. Le gallerie, divise in due grandi blocchi - le gallerie del Villaggio Vecchio, più vicine alla fabbrica, e quelle del Villaggio Nuovo nella zona di Colle Sant’Antonino - con il passare del tempo, si trasformano in un vero e proprio paese sotterraneo. Non ci crederete, ma dopo l’armistizio dell'8 settembre 1943, intere famiglie scelgono di stabilirsi qui permanentemente. Vengono creati degli appartamenti improvvisati forniti tutti i servizi necessari: persino una piccola infermeria, dove far nascere i bambini, un ufficio anagrafe, una cappella per le funzioni religiose, un'accogliente osteria e un emporio per soddisfare le esigenze quotidiane.
Nel dopoguerra, le gallerie vengono chiuse e in parte utilizzate come fungaie.
Oggi potete esplorarle e scoprire i segreti che si nascondono nelle profondità della terra.