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Venite a vedere il Santuario di Santa Maria della Sorresca a Sabaudia e vi raccontiamo una storia che sa di miracolo.
Si narra che i pescatori di San Felice Circeo, mentre tiravano le reti che sembravano più pesanti del solito, fecero una scoperta incredibile. Nella loro rete logora trovarono un volto di legno, consumato dall’incessante bacio delle onde e gonfio di acqua salmastra. Non potevano credere ai propri occhi: la Madonna nera era emersa dal fondo melmoso del lago di Paola. Il suo volto scuro come l'ebano sembrava bruciato dal caldo sole. Decisero di portarla nella vicina chiesa di S. Paolo, ma il destino aveva altri piani. La Madonna nera scomparve e il giorno stesso e fu ritrovata, come risorta, proprio sulle stesse sponde dove era stata trovata. Era chiaro che quel luogo, il lago di Paola, era speciale e che la Madonna della Resurrezione, chiamata Sorresca, che in dialetto significa “che risorge”, doveva riposare lì per l'eternità.
Una storia davvero affascinante, non trovate?
Il Santuario però ha una storia vera più antica, sorge infatti su antiche fondamenta. È costruito sui resti di una villa romana del I secolo d.C. Successivamente, nel VI secolo d.C., viene edificata dai Benedettini. Questo luogo sacro custodisce con orgoglio una statua lignea raffigurante una Madonna con Bambino risalente al secolo XIII. Il campanile, oggi imponente, originariamente fungeva da torre di difesa e di avvistamento.
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