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Tour in bicicletta da Roma a Gaeta lungo la Via Appia
Il National Geographic ha indicato la via Appia antica tra le migliori destinazioni al mondo da visitare nel 2023: una delle cinque Best of the World!
Una vacanza in bicicletta alla scoperta del basso Lazio con un tour unico che si estende dal celeberrimo parco dell'Appia Antica fino alle coste del mar Tirreno lungo la direttrice più antica del mondo, la Regina Viarum. Un percorso di indiscutibile fascino per i ciclisti che la percorrono.
Da sapere:
Un tour in bici che richiede una buona abitudine alla pedalata e un po' di allenamento. I percorsi si sviluppano anche su terreni collinari e presentano diversi saliscendi. Il
chilometraggio giornaliero e’ intorno ai 45 km e permette di godere appieno e senza fretta del meraviglioso paesaggio laziale.
Sistemazioni
Gli hotel di questo tour sono stati selezionati accuratamente. Le strutture sono facilmente raggiungibili e situate vicino ai principali punti di interesse, in modo che ogni giorno si possa comodamente visitare la nuova località in cui ci si trova.
Noleggio attrezzatura
Possibilita’ di noleggiare la bici piu’ adatta alla tua preparazione e all’itinerario e tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare al meglio il viaggio.
Cosa e’ incluso:
● I pernottamenti
● La colazione è sempre inclusa, per iniziare con la giusta carica la giornata sui pedali
● Il trasporto dei bagagli
● Accompagnatore esperto per tutta la durata del tour
● Assistenza tecnica
● I pasti indicati nel programma incluse bevande
CHILOMETRI TOTALI PERCORSI: 240 circa
PROGRAMMA
1° GIORNO: ROMA - LANUVIO
Arrivo autonomamente a Roma.
Si inizia a pedalare lungo l’Appia Antica, uno degli assi di comunicazione più importanti al tempo degli antichi Romani, immersi in un’atmosfera del tutto particolare, fra antichi monumenti funerari e i bellissimi pini della campagna romana. Si parte dalle Terme di Caracalla, percorrendo l'antica strada su sanpietrini e basolati e costeggiando Sepolcri, tombe, chiese, mausolei, ville.
Lungo il percorso consigliata una sosta all’Azienda Agricola Regina Viarum, un'attività familiare che si estende su una superficie di quattro ettari nel cuore del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Il terreno, un tempo dedito alla pastorizia, come da tradizione dell’Agro Romano, è stato di recente convertito in un uliveto ed orto. Degustazione a base di prodotti tipici di produzione propria.
Dopo la degustazione, riprendendo a pedalare, si arriva nella zona dei Castelli Romani passando per Albano, Genzano, Ariccia, Nemi, Lanuvio.
Sistemazione in hotel nei dintorni di Lanuvio. Cena e pernottamento.
2° GIORNO: LANUVIO - SERMONETA
Dopo una sostanziosa prima colazione, partenza verso Torrecchia. La tappa odierna ci permette di visitare con tutta calma le meravigliose opportunita’ che offre questa zona.
Come attesta il celebre catasto Alessandrino del 1660, la tenuta di Torrecchia apparteneva alla famiglia Borghese, che la detiene sino alla fine del XVIII secolo. E’ durante questo periodo che l’influenza della famiglia Borgia inizia a crescere all’interno della tenuta.
I principi Borghese cedettero finalmente Torrecchia nel 1908 alla famiglia Sbardella che gestiva le loro terre. Nel 1991, la proprietà diventa proprietà del Principe Carlo Caracciolo di Castagneto, il quale decise di acquisirla su un’intuizione e senza neanche vederla! Gae Aulenti, celebre architetto noto per aver collaborato al restauro del Museo d’Orsay, fu incaricata di restaurare il castello e con l’aiuto del paesaggista Dan Pearson venne creato un magnifico giardino inglese all’interno delle mura.
Oltre alle numerose vestigia medievali e romane legate alla singolare storia di Torrecchia,
questo territorio possiede grandi ricchezze naturali. L’ecosistema di Torrecchia presenta infatti una tale varietà di habitat (boschi, radure, praterie, etc.) che consente lo sviluppo di una ricchissima biodiversità. L’eccezionale interesse di questo territorio dal punto di vista archeologico ed ecologico fu consacrato con l’istituzione del “Monumento Naturale” grazie anche al contributo del WWF nel 2007. Nella tenuta ci sono oltre 250 ettari di bosco all’interno del quale si possono ammirare ben dieci querce da sughero, la cui circonferenza supera i quattro metri, sono state classificate come “alberi monumentali” dal Corpo Forestale dello Stato.
Possibilita’ di pranzare in un agriturismo immerso in un'oasi di tranquillità nel verde della campagna corese.
Nel pomeriggio visita al Giardino di Ninfa, il romantico giardino in stile anglosassone realizzato sui ruderi dell’omonima città medievale, che è stato classificato dal New York Times tra i più belli e romantici giardini del mondo.
Si prosegue verso Sermoneta facendo una tappa lungo il percorso per ammirare la bellissima Abbazia di Valvisciolo, tra i monumenti italiani che conservano le tracce più evidenti e misteriose del passaggio dei Templari.
Secondo la tradizione, il complesso, caratterizzato dall’ austero stile gotico-cistercense, fu fondato nel VIII secolo ed è certo che i templari vi si insediarono per un periodo, forse a cavallo tra XIII e XIV secolo, come provato sia dalla croce templare ivi scolpita, sia da altre numerose e suggestive tracce. Oggi l’abbazia è abitata dai monaci cistercensi che producono e vendono ottimi prodotti locali come miele e liquori a base di erbe.
Arrivo nell’antico borgo di Sermoneta, le cui fortune cominciarono alla fine del XIII secolo con la signoria dei Caetani, che ne fecero un importante centro urbano prima medioevale poi rinascimentale. A questo periodo risalgono il borgo, il castello e il Duomo. È proprio il massiccio Castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, a dominare il paese e l’intero Agro Pontino. Le origini della fortezza risalgono al XIII secolo quando gli Annibaldi, famiglia baronale di Sermoneta, decisero di costruire una rocca inespugnabile la quale subì nei secoli molti ampliamenti e trasformazioni ad opera dei successivi proprietari. Intorno all’antico maniero, nel quale soggiornarono pontefici e sovrani, si raccoglie il borgo che ha conservato il suo impianto urbanistico originale con le case in pietra, le stradine a gradini, il succedersi di salite e discese. Sermoneta è un ottimo set per riprese cinematografiche: nelle stalle del castello, ad esempio, sono state girate alcune scene del celebre film di Roberto Benigni “Non ci resta che piangere”.
Al termine della giornata sistemazione in hotel nei dintorni di Sermoneta, cena e pernottamento.
3° GIORNO: SERMONETA - PRIVERNO
Prima colazione in hotel. La tappa di oggi ci portera’ a Priverno dove si arrivera’ nel pomeriggio non prima di aver effettuato una discreta salita verso Bassiano. E’ il secondo paese più alto della provincia di Latina con un' altitudine di 562 metri. Si trova ai piedi del monte Semprevisa, il più alto dei Lepini (1.536 metri) e vanta una serie di insediamenti dall'imperatore Caracalla in poi. Nel paese nacquero l'editore rinascimentale Aldo Manuzio Il Vecchio e lo scultore di legno del '600 Fra' Vincenzo Pietrosanti.
Il borgo caratterizzato da tratti medievali al fianco di aspetti più 'naturali' è conosciuto anche per le sue sagre e le sue feste legate alla cucina e ai prodotti tipici del territorio come il famoso Prosciutto crudo.
Possibilita’ di visitare il famoso Prosciuttificio Reggiani e pranzare degustando tutti i migliori prodotti locali.
Si prosegue salendo sulle colline ricche di vegetazione e si giunge a Priverno dalla parte alta godendo di una magnifica visuale sul centro storico.
Molto interessante la visita del Museo Archeologico ospitato nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, una dimora storica di grande prestigio che affaccia sulla bella
piazza principale della cittadina, di fronte alla cornice medievale disegnata dal Duomo e dal Palazzo Comunale. L’edificio, residenza di illustri famiglie locali e segnato da vicende costruttive del XIII e XVI secolo, presenta una facciata rinascimentale, con decoro pittorico “a graffito”, di colore amaranto e grigio piombo. Gli interni sono impreziositi da un ricco ciclo pittorico in tardo-Liberty che decora tutti i soffitti con un’accentuata varietà di stili. Nelle 13 sale del museo si sviluppa il racconto dell’antica Privernum, città che fu volsca e poi romana, in una narrazione rigorosamente scientifica ma anche suggestiva e scenografica, che accompagna il visitatore a scoprire le più antiche fasi di vita del territorio, dall’età protostorica al nascere e alla vita della colonia romana, fondata nel tardo II secolo a.C. nel cuore della piana dell’Amaseno.
Per una pausa rigenerante, consigliata una sosta al Panificio Bilancia, uno dei piu’ rinomati del paese dove si potranno gustare gli ottimi prodotti da forno della zona, come la falia, tipica di questa zona.
Si prosegue per il borgo medievale di Fossanova con l’annessa abbazia, uno degli esempi più significativi dell’arte gotico-cistercense in Italia. Costruita sui ruderi di una villa romana di età repubblicana, fu dapprima monastero benedettino e successivamente, per volere di Papa Innocenzo II, venne concessa ai cistercensi che la edificarono nelle forme attuali. Sara’ possibile visitare il nucleo principale costituito dalla Chiesa con il Chiostro su cui ruotano il Refettorio, la Sala Capitolare, l’Infermeria dei monaci e la Casa dell’Abate, dove morì San Tommaso d’Aquino nel 1274.
Durante la passeggiata, guidati dall’inebriante fragranza che inonda le viuzze del borgo, si arrivera’ al forno dove sara’ possibile acquistare i biscotti tipici appena sfornati.
Pernottamento nelle casette all’interno del borgo di Fossanova.
4° GIORNO: FOSSANOVA - TERRACINA
Prima colazione in hotel. Oggi si pedala in direzione Terracina, passando per Campo Soriano, un’ area protetta che fa parte del Parco Naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. Al suo interno si percorrono stradine segnate da muretti a secco, tra uliveti, vigneti e pascoli. A dominare il paesaggio sono gli hum: spuntoni rocciosi isolati che emergono dal terreno a forma di guglie spesso molto alte. La formazione più incredibile è così imponente da essere soprannominata la Cattedrale, che svetta per 18 metri verso il cielo.
Arrivo a Terracina, città ausona prima e volsca poi, che divenne colonia romana nel 329 a.C. La parte alta della città si sviluppa intorno alla piazza centrale, l’antico Foro Emiliano, centro cittadino dell’epoca romana. Il foro romano era attraversato dalla Via Appia, che collegava Roma a Capua, di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede con il canale di scolo.
Pedalando sul lungomare si sale poi verso il centro storico sulla via Appia Antica.
Pranzo.
Fuori dalla città, sulla cima del Monte Sant’Angelo, si trova l’antico Santuario di Giove Anxur, edificato in posizione panoramica nel I secolo a.C., che poggiato su un grande basamento, dotato di dodici arcate e circondato da un criptoportico lungo sessanta metri, rappresentava uno dei più grandi templi dell’antichità. Il sito offre una vista spettacolare del porto di Terracina e del Golfo di Gaeta: dal promontorio del Circeo sino a Sperlonga, con sullo sfondo le Isole Pontine.
Sistemazione in hotel a Terracina. Possibilita’ di cenare in uno dei tanti ristoranti di pesce della località.
5° GIORNO: TERRACINA - SPERLONGA
Dopo la prima colazione tutti in sella per raggiungere e visitare uno dei gioielli della costa, Sperlonga.
Si pedalera’ per un tratto sull’Appia e lungo il percorso gli scorci con vista sul mare saranno particolarmente suggestivi.
ll pittoresco borgo di Sperlonga (tra I Borghi più belli d’Italia) che sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare. Il suo nome deriva dal termine “speluncae”, con il quale venivano indicate le numerose cavità naturali che si aprono lungo la frastagliata costa limitrofa. Le prime tracce di un insediamento umano nella zona risalgono al Paleolitico, ma è in Età Romana che Sperlonga acquisì fascino e bellezza, grazie alla costruzione di numerose ville. Durante il Medioevo divenne un pittoresco villaggio di pescatori, spesso al centro di devastanti incursioni dei pirati Saraceni che più volte lo distrussero. L’intero abitato venne ricostruito dopo il XVII secolo, ma vi rimasero splendide testimonianze del suo passato come le due porte d’accesso Portella e Porta Marina, i tre torrioni difensivi: Torre Truglia, Torre Centrale e Torre del Nibbio; la Cappella di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga risalente al 1135. La più straordinaria delle testimonianze è senza dubbio la Villa di Tiberio, costruita sulle
fondamenta di una precedente struttura tardo- repubblicana per volere dell’imperatore romano. La sua particolarità consiste nella presenza di una grotta naturale, chiamata Grotta di Tiberio, inglobata all’interno della villa e utilizzata come sala da pranzo estiva. Molto interessante la visita del Museo Archeologico Nazionale che conserva il “Gruppo di Polifemo” rinvenuto all’interno della Grotta di Tiberio.
Per uno spuntino gustoso a Sperlonga c’e’ l’imbarazzo della scelta tra i localini del piccolo centro storico dove assaggiare la cucina a base di prodotti tipici del luogo, prevalentemente prodotti del mare tra cui alici, sarde, polipi e cozze, ammirando dall’alto lo splendido panorama sul golfo.
Oppure ci si puo’ fermare in uno dei ristoranti che sorgono sulla spiaggia lungo quella parte di costa ricca di leggende affascinanti, come quella di Sperlonga ninfa, di cui Zeus si innamorò perdutamente. Si precipitò cosi sulla spiaggia dove la ninfa era solita dormire, La costa si ritrasse spaventata, creando le meravigliose falesie, rocce a picco sul mare. E proprio su queste spiagge, assaporare una cucina basata sulla semplicità e su ingredienti freschi e genuini, diventa una vera e propria esperienza da non perdere!
Pernottamento in hotel.
6° GIORNO: SPERLONGA - GAETA
Prima colazione in hotel e partenza alla volta di Gaeta, attraversando le montagne su una strada perfettamente asfaltata e con una vista spettacolare. Si arriva a Gaeta dall’alto e ci si trova di fronte il suggestivo panorama del centro storico del borgo, uno dei più importanti e caratteristici quartieri della città, sviluppatosi intorno al possente castello e formato da piccoli vicoli,porticati, balconi e chiese monumentali.
Assolutamente da assaggiare la tipica “ Tiella”, un piatto marinaro di Gaeta che consiste in una pizza rustica di forma circolare il cui ripieno, oltre alle famose olive di Gaeta , può contenere pesce e verdure o ricotta e formaggi.
7° GIORNO: GAETA
Dopo la prima colazione fine dei servizi.
NOTE
L’itinerario e’ un puro suggerimento dell’organizzatore basato sull’esperienza e la conoscenza del territorio.
Puo’ essere modificato in base alle diverse esigenze e preferenze.
Il 5° giorno e’ possibile inserire, su richiesta, un’escursione in barca a Ponza e Palmarola.
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Vi portiamo alla scoperta delle Città di Fondazione, le “città nuove” nate grazie alla Bonifica Integrale, il grande progetto urbanistico del primo Novecento che ha migliorato i territori con il risanamento di paludi e la costruzione di canali, strade ed edifici.
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